Uno dei concetti su cui insistiamo da quando siamo nati è che non c’è comunicazione efficace senza relazione. Negli anni, abbiamo portato questo messaggio in tanti contesti e mondi. Giovanna, per esempio, l’ha fatto nell’ambito della cultura, collegandolo ai temi del digitale e delle comunità valoriali. Giovedì 4 giugno ne parlerà in un webinar.

Durante il lockdown, i social network sono stati per musei, biblioteche e istituzioni culturali in genere luogo di fruizione e sperimentazione, unico punto di incontro e scambio coi propri pubblici. Perché continuino a rappresentare un alleato prezioso anche da qui in avanti, occorre riflettere sulla propria strategia, puntando sulla rilevanza e prestando grande attenzione alla dimensione relazionale.

Secondo una ricerca condotta nel periodo precedente e durante i mesi dell’emergenza dall’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali della School of Management del Politecnico di Milano, presentata qualche giorno fa nel convegno “Dall’emergenza nuovi paradigmi digitali per la cultura”, i musei italiani non sono pronti a gestire la ripartenza e il dialogo stretto che occorrerà creare fra esperienza fisica e fruizione a distanza: con l’emergenza Covid, l’attività sui social è raddoppiata e il livello di interesse degli italiani nei confronti delle attività culturali online è aumentato, ma solo un museo su quattro (il 24%) ha un piano strategico per l’innovazione digitale.

Questo ci dice che l’urgenza è quella di analizzare, progettare, strutturarsi e crescere a livello di competenze, imparare a produrre contenuti “migliori” e a parlare finalmente con le persone invece che alle persone.

Di questi temi parleranno nel Webinar gratuito “Cultura e digitale, tra comunicazione e relazione“, organizzato dai nostri partner e amici di Studio Sandrinelli, nell’ambito della serie di incontri RIFLESSIONI (sul digitale), Giovanna e Barbara Candotti.

Appuntamento il 4 giugno alle 16.30 su ZOOM! 

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