Dalla teoria alla pratica: trasformare la pausa pranzo in un Team Building!

Nelle giornate di formazione, le pause a metà giornata sono spesso viste come un momento per prendere fiato e rifocillarsi prima di tornare ai contenuti teorici. Perché non trasformarle in un coinvolgente team building in cucina e vivere un’esperienza indimenticabile? Proprio questo è accaduto in occasione del percorso di sviluppo realizzato da Michela Diffidenti per il team Dorbolò, gubanieri di eccellenza. Michela stessa ci racconta com’è andata e di come un coaching è diventato un’occasione di crescita per tutta l’azienda.



Da consulente e facilitatrice aziendale, ogni esperienza lavorativa è unica e ricca di sfide e sorprese. Tuttavia, il mio coinvolgimento in un percorso sulla comunicazione efficace con Jessica e Joelle Dorbolò, gubaniere di terza generazione, è stato un viaggio particolarmente stimolante, ricco di stimoli, opportunità di crescita e, naturalmente, deliziose dolci degustazioni.

Dorbolò: custodi della tradizione nella produzione di gubane nelle valli del Natisone

Nelle pittoresche Valli del Natisone, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, la famiglia Dorbolò è da decenni sinonimo di eccellenza nella creazione di uno dei dolci più amati della regione
L’arte della produzione di gubane è un’eredità preziosa che Jessica e Joelle, terza generazione di abili mani artigiane, si impegnano a preservare e tramandare.  Dalla selezione scrupolosa degli ingredienti alla preparazione meticolosa della pasta, ogni fase della produzione riflette un impegno costante per la qualità e l’autenticità, trasformando ogni passo del processo produttivo in un’autentica celebrazione della cultura culinaria locale. Ogni gubana che esce dalle loro mani è un piccolo capolavoro, un’esperienza sensoriale che porta con sé il ricco patrimonio delle Valli del Natisone.

Una storia così importante ha bisogno di essere sostenuta con un’eccellenza non solo produttiva, ma anche legata alla qualità delle relazioni e della collaborazione dentro la squadra. Fin dall’inizio del percorso ho potuto percepire la determinazione delle titolari a creare un ambiente di lavoro più collaborativo e inclusivo. Erano consapevoli che migliorare la comunicazione era fondamentale per il successo dell’azienda e per mantenere viva la tradizione familiare. Il nostro viaggio è iniziato con sessioni teoriche e coaching sulla comunicazione efficace, dove abbiamo esplorato l’importanza dell’ascolto attivo, della chiarezza nell’espressione delle idee e del feedback costruttivo. Sapevamo che la vera trasformazione si sarebbe verificata solo coinvolgendo tutti i dipendenti. Per farlo abbiamo pianificato una giornata di formazione intensiva.

Com’è andata

L’azienda ha scelto di trasformare la pausa pranzo in un coinvolgente team building in cucina, con l’obiettivo di preparare insieme le empanadas, una ricetta tipica del paese di origine di una delle titolari. Questo ha rappresentato una sfida sensoriale che ha unito il piacere gastronomico alla promozione dell’integrazione tra i membri del team.

La giornata è iniziata con entusiasmo e caffè di benvenuto, prima di metterci al lavoro su come comunicare in modo efficace sul luogo di lavoro. Come sempre, la vera sfida sarebbe stata mettere in pratica queste competenze nella vita reale, per cui la fase successiva è stata una vera e propria palestra di allenamento delle strategie migliori per esercitare l’ascolto attivo e dare feedback costruttivi.

Divisi in squadre, i partecipanti si sono riuniti intorno ai tavoli di lavoro per preparare un’inattesa sorpresa gastronomica: le empanadas, un piatto tipico della cucina sudamericana scelto da Mercedes, titolare di seconda generazione, che da molti anni vive e lavora in Italia, per condividere un piatto della sua cultura di origine. La sua presenza come guida ha aggiunto un elemento speciale all’esperienza. Condividendo la sua conoscenza e la sua passione per la cucina, ha guidati colleghi e colleghe attraverso il processo di preparazione delle empanadas, condividendo aneddoti e storie legate alla sua cultura. Questo non solo ha reso l’esperienza culinaria più autentica, ma ha anche permesso un vero scambio culturale tra i membri del team.

Durante la preparazione, ciascuno ha applicato le conoscenze teoriche sulla comunicazione efficace in modo pratico, imparando a lavorare insieme in modo armonioso, ascoltando attivamente le idee degli altri, esprimendo chiaramente le proprie opinioni e collaborando senza soluzione di continuità. Inoltre, c’è stata l’occasione di dare e ricevere feedback in tempo reale, permettendo di migliorare costantemente le abilità comunicative di tutti.

Infine, il momento culminante è stato il pranzo, dove il team ha gustato il frutto del lavoro fatto insieme. È stata una celebrazione degli sforzi collettivi e della capacità di lavorare insieme in modo efficace e armonioso. Quante volte, in azienda, ci dimentichiamo di celebrare la nostra fatica comune?

In conclusione, trasformare una pausa pranzo in un team building in cucina è stata un’esperienza importante, che ha dimostrato il potere di integrare la formazione teorica con l’applicazione pratica delle competenze. Il gruppo ha imparato che le abilità di comunicazione efficace non sono solo teoria, ma possono essere applicate con successo nella vita quotidiana, migliorando la propria capacità di lavorare insieme come team coeso e collaborativo. Come ha dichiarato un partecipante: «Ciò che ha reso questa esperienza così significativa è stata la sua natura pratica e coinvolgente. Non solo abbiamo avuto l’opportunità di applicare le nostre competenze di comunicazione, ma abbiamo anche rafforzato i legami tra di noi come squadra e fornito preziose lezioni che applicheremo nel nostro lavoro di squadra quotidiano. Il lavoro di collaborazione in cucina ci ha permesso di conoscerci meglio e di apprezzare le diverse abilità e prospettive che ciascun membro del team porta con sé.»

Vuoi esplorare la possibilità di portare un percorso di questo tipo nella tua organizzazione? Scrivici e parliamone.

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