Shibumi, ritrovare la centratura nel silenzio

Shibumi: ritrovare il silenzio nel rumore del mondo

“E c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano.”

I poeti sono preziosi, perché ci mostrano ciò che pensiamo di conoscere da un altro punto di vista. Questo è lo straordinario superpotere di cui sono dotati: attraverso le loro parole, vediamo con i loro occhi. Per un momento, spiamo la vita dal buco della serratura, cogliendone aspetti che fino a un attimo prima non pensavamo possibili.

In questo tempo diverso dall’abituale – strano appunto – dove tante parole vengono meno di fronte all’incertezza della salute, del lavoro, del nostro essere comunità, è stato un balsamo leggere la poesia di Mariangela Gualtieri, nove marzo duemilaventi, da cui è tratto il verso che apre questo post. Proviamo a partire da qui per fare qualche riflessione generale sul cambiamento, raccontare una cosa a cui teniamo molto e andare alla ricerca dell’oro.

Le riflessioni provengono dal nostro lavoro quotidiano di facilitazione dei processi di cambiamento, a livello personale e organizzativo.
Il racconto è più che altro la condivisione di come stiamo gestendo il lancio di un nuovo strumento, nella speranza che sia utile per chi si trova a fare i conti con il bisogno di comunicare il proprio lavoro in questo momento storico.
L’oro sono gli spunti e le considerazioni ulteriori che noi per primi stiamo provando a raccogliere.


Cambiare punto di vista è difficilissimo, ancora di più nei momenti di crisi

È proprio quando ci sentiamo in balìa di qualcosa che percepiamo come molto più grande di noi che ci affidiamo a quello che conosciamo meglio: l’educazione che abbiamo ricevuto, le regole che ci sono state trasmesse e la visione del mondo che da queste discende, le soluzioni che hanno funzionato in passato, le nostre opinioni, persino i pregiudizi che coltiviamo spesso con tanta inconsapevolezza diventano àncore di salvezza. Uno scoglio cui aggrapparci nel mare in tempesta.
In questo non c’è nulla di male, è fin troppo umano e quindi bellissimo. Ma c’è un problema: a starsene avvinghiati a uno scoglio non si affoga, ma non si va da nessuna parte.

Per esempio, questo post doveva essere tutta un’altra cosa. Se l’avessimo pubblicato un mese fa, sarebbe stato un modo per cominciare a raccontare un nuovo modello di lavoro che contiene anni di riflessioni, esperienze e ricerca. Avremmo dovuto lanciarlo questa primavera, ma gli eventi ci hanno costretti a ripensare tutto. Era tutto pronto: contenuti, kit di lavoro, eventi di presentazione. Svanito tutto in un attimo.

Il modello si chiama Shibumi e parte da un’idea di centratura personale che si basa sul recupero del silenzio come centro di riattivazione delle risorse interne. Ecco il primo problema: quanti post, articoli, riflessioni hai letto in queste settimane sul tema silenzio? Noi diversi e almeno un paio erano molto belli.

In Shibumi, attingiamo al silenzio come risorsa per imprimere un ritmo diverso a quella che chiamiamo “ruota della mente”: un’immagine con cui cerchiamo di mostrare il legame che esiste fra abitudini, giustificazioni e decisioni cioè fra il modo in cui facciamo le cose, i “copioni mentali” con cui ci convinciamo che quello è l’unico modo giusto e le azioni che derivano da questo incastro.

Quindi ci siamo chiesti, da cosa è rappresentato il nostro scoglio? A cosa rischiamo di avvinghiarci per abitudine? Quali convinzioni limitanti ci impediscono di scegliere strade alternative a quella che avevamo immaginato per accompagnare Shibumi nei suoi primi passi?

Il nostro lavoro consiste nell’accrescere il benessere delle persone sostenendo, dentro le organizzazioni, la creazione di quelle condizioni – personali e legate al contesto – che, migliorando la qualità delle relazioni, possono far emergere le capacità, i talenti, le risorse di ciascuno. Ma in un momento come quello attuale, dove moltissimi stanno lavorando da casa, in mezzo a mille difficoltà di ordine pratico, tecnologico e famigliare, in un ambiente normalmente riservato alle relazioni personali, lo sforzo che dobbiamo fare è quello di spostare lo sguardo alle pratiche che ognuno di noi può adottare per dare un senso nuovo al suo stare nelle relazioni e con se stesso.

Agnès Varda, Bord de Mer, video installazione

Ripartire dai valori per arrivare alle pratiche

Il valore da cui ci siamo fatti guidare fin qui è la centralità della persona. Da ben prima che diventasse di moda, abbiamo cercato di restare fedeli a un principio che assume oggi un’importanza centrale, anzi un’urgenza: l’unica cosa di cui si dovrebbe preoccupare chi fa il nostro mestiere è in che modo può migliorare la vita delle persone.

Perché limitarsi a ragionare su chi lavora? “Attenzione alla persona” è il nostro mantra da oltre 20 anni e non “attenzione alla persona che lavora”. In questo momento, tutti abbiamo bisogno di re-imparare a stare nel mondo attenuando il rumore che ci circonda per ritrovare, dentro di noi, quella nota fondamentale che ci aiuti a ridare spazio alle nostre risorse di crescita, di sviluppo e di espressione.

Dato che Shibumi è nato per lavorare su tutto questo, anticipiamo i tempi e mettiamo a disposizione di chiunque possa trovarla utile una risorsa che, quasi sicuramente, sarebbe arrivata fra qualche mese. Un gesto piccolo, ma concreto. Abbiamo cominciato a registrare un podcast dedicato a Shibumi, 3 puntate che contengono alcune indicazioni di lavoro per aprire zone di respirazione e riflessione. Il tempo per raccontare meglio Shibumi arriverà, ma adesso la nostra speranza è che questo piccolo contributo sia di aiuto nel ritrovare una forma di consapevolezza. In un momento in cui sembra che le mappe che ci hanno guidato fino a qui non siano più efficaci, in questo spazio-tempo che è allo stesso tempo intimo e globale, personale e sociale, l’invito è quello di ripartire da una focalizzazione interna per provare a prendere decisioni importanti su chi vogliamo essere da qui in avanti.

Prendiamo fiato, abbandoniamo quello scoglio e cominciamo a nuotare. Facciamolo in modo diverso, cambiamo stile, prepariamoci a un viaggio lungo, perché solo così scopriremo terre nuove.

Il podcast su Shibumi lo puoi ascoltare su Spreaker, Apple Podcasts, Google Podcasts, Spotify, Deezer, Podcast Addict, Podchaser.

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