Federica Manzon, giovane scrittrice finalista del premio Campiello, ha scelto di giocare, nell’evento di lancio di The Village del 26 novembre 2011, la carta del Mercante-Esploratore e, con grande generosità, ha portato nel villaggio un racconto originale che ha colpito molto il pubblico.

In questa intervista, realizzata in chiusura di giornata, ha spiegato il motivo per cui ha scelto proprio questa carta. Ogni volta che scrivi – ci ha detto – fai il viaggio del Mercante: “La cosa forse più bella dello scrivere non è tanto l’oggetto libro che hai alla fine, ma è quanto l’idea di scrivere un libro ti spinge a esplorare qualcosa che non conosci, che non sai”.

Ecco emergere quindi questa figura di scrittore che è come un esploratore di mondi, alla ricerca costante di sguardi nuovi sulle cose e sulle persone. Un esploratore, però, che non si perde nel suo viaggio di scoperta, ma che si ricorda di far ritorno al villaggio per condividere con gli altri abitanti quello che trovato: “L’importanza delle storie è proprio quella di portare una parte che non conosci, quel fuori che c’è al di fuori del villaggio e che il villaggio non può conoscere”.

Federica Manzon è autrice di due romanzi. L’ultimo, Di fama e di sventura (Mondadori, 2011), è stato finalista al Premio Campiello. Il libro racconta la storia di Tommaso, un ragazzo di Trieste che lascia la sua città per andare dall’altra parte del mondo. Tanta strada, tante avventure e persone diverse, un viaggio lunghissimo che – come tutti i viaggi degni di questo nome – è soprattutto un percorso alla scoperta di sé.

Leggi il primo capitolo:

Leggi la I tappa del viaggio: Il Mercante-Esploratore, ponte fra culture
Leggi la II tappa del viaggio: John Cage, le domande e l’innovazione 

I contenuti di questo post sono rilasciati con licenza Creative Commons 3.0 (CC BY-NC-SA 3.0). L’estratto del libro di F. Manzon è pubblicato sul sito Mondadori.

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