The Village a Bookcity Milano
Il prossimo 18 novembre The Village troverà casa a Milano, in Phyd, nell’ambito della manifestazione Bookcity, un contenitore ricchissimo e stimolante di eventi di ogni genere che, a partire dai libri, allarga lo sguardo a tutti gli aspetti della società che oggi meritano una riflessione e un approfondimento. Il tema di quest’anno è il sogno e noi ne siamo rimasti incantati. Qui ti spieghiamo perché e come fare per essere con noi nella tappa milanese del The Village Tour.
Dal sogno al futuro
Come si legge nella presentazione generale di Bookcity, che si terrà a Milano dal 12 al 19 novembre, “#BCM23 avrà per tema Il tempo del sogno, quel momento imprendibile che vive nel profondo del sonno, ma trasforma la veglia. Sogno è la parola polisemica che parla di pensieri e desideri, utopie e distopie, evasioni e battaglie, incubi e paure. Sogno è la parola che abita ogni speranza: sogni di gioventù, sogni a occhi aperti, sogni proibiti, sogni di gloria, sogni di un futuro migliore. Sogno è la parola di Penelope e Giovanna d’Arco, di Freud e Pasolini, di Cenerentola e Hitchcock, di Luther King e Bergoglio. Ogni suo significato attraversa il discorso privato e pubblico, nutre la storia del sapere, delle scienze e delle arti creative, forma l’inconscio e crea la conoscenza. Il tempo del sogno, finestra sul passato e ponte verso il futuro, scandirà i giorni di BookCity Milano 2023.”
Soffermiamoci, oltre al sogno, su un’altra parolina enorme contenuta in queste righe che abbiamo appena letto: futuro. Perché questa accoppiata risuona così potente in noi? Fin dalla nostra nascita (nell’ormai lontano 1997), noi di Dof abbiamo cercato di sostenere in ogni modo l’importanza di “sognare ad alta voce”, che per noi significa trovare il modo e il coraggio per manifestare la propria essenza, ma anche “socializzare il sogno”, metterlo in comune dentro le nostre comunità di appartenenza (organizzative o sociali che siano) e renderlo una strada comune da percorrere assieme verso un futuro comune.
Nel 2011, abbiamo creato uno strumento che ci sostiene lungo questa strada e che, attingendo a quella dimensione trasversale, profonda e potente che sono gli archetipi, ci consente di mettere meglio a fuoco il nostro percorso di sviluppo e progettare il nostro viaggio di espressione del talento e dell’unicità. È il cuore del lavoro su di sè, quello in cui accompagniamo ogni giorno i nostri clienti, consapevoli che possiamo essere per loro dei compagni di strada, fornire strumenti, aiutarli a riempire bene lo zaino e valutare i passi da fare. In qualche modo, potremmo dire che l’orizzonte cui dovrebbe guardare chi fa un lavoro come il nostro e si muove nell’ambito della consulenza, della formazione e del coaching è sempre un futuro verso cui incamminarsi.
Sognare è il primo passo verso il domani. Senza sogno non c’è la meta, non c’è il progetto, si fatica a immaginare la strada.
Ma cosa c’entrano i talenti? Essere sempre più consapevoli di che tipo di “camminatore” siamo ci avvicina alla meta, perché ci consente di scegliere la strada giusta e di individuare le direzioni che per noi ha senso imboccare. Lo sviluppo dei talenti è quindi il mezzo attraverso il quale possiamo avvicinarci alla realizzazione dei nostri sogni, sfruttando al meglio le proprie abilità e capacità. Ogni persona ha talenti unici e abilità speciali. I sogni sono altrettanto unici e personali e, in certi casi, così forti e suggestivi che riescono a diventare i sogni di una collettività, di una comunità. Lo sviluppo dei talenti è il modo in cui ciascuno di noi può esprimere al meglio la propria individualità e contribuire al mondo in modo distintivo facendo la propria parte dentro la comunità. Fare la differenza partendo da un’unicità assoluta: non è meraviglioso?
In concreto, però, come fare? Dobbiamo trovare un modo per lavorare progettualmente ai nostri talenti. E in questo the Village ci aiuta moltissimo. Dentro il villaggio, infatti, se andiamo a interpellare i suoi abitanti e gli archetipi da cui traggono origine e forza, ci sono delle figure che hanno una famigliarità maggior col sogno, ad esempio lo Sciamano, che scruta il futuro a occhi bendati perché ascolta, sopra ogni altra cosa, la propria visione interiore e ci indica la direzione da prendere per far diventare realtà i futuri possibili. C’è l’Eroe-traditore, che ci invita a scegliere bene le strade che imbocchiamo, a resistere alla facile tentazione di assecondare i sogni altrui e a decidere di “scommettere” su ciò che davvero vogliamo, sul nostro benessere e sui nostri desideri, anche se tutt’attorno a noi non vengono compresi. Due semplici esempi, due voci interiori che – se ascoltate – ci avvicinano ogni giorno di più al sogno. Qualunque sia la spinta interna che ci anima, dobbiamo imparare a distinguere fra ciò che stiamo esprimendo oggi e l’evoluzione che dovrebbe prendere la nostra mappa del talento.
The Village a BookCity Milano
A Milano, proveremo a stare assieme al pubblico su questi temi e a lavorarci attivamente. L’evento, inserito nel programma ufficiale di Bookcity, ha una durata di 2 ore e prevede:
– introduzione a The Village e al progetto editoriale di Ayros Editore
– presentazione performativa con improvvisazione sonora immersiva a cura di DMAV, in cui gli archetipi del villaggio dialogheranno liberamente col pubblico
– sessione light di autoesplorazione con le carte per il pubblico
Riepilogando, ci vediamo:
📅 Sabato 18 Novembre
⏰ dalle 17.30 alle 19.30
📍 in PHYD, via Tortona 31.
Vuoi stare con noi, entrare nel villaggio e cominciare a giocare in modo molto serio coi tuoi talenti nel workshop che seguirà la performance?
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The Village lo puoi incontrare in libreria o in giro per l’Italia. Ti piacerebbe ospitare una tappa del tour o una presentazione del libro nella tua realtà? Scrivici e parliamone.