In DMAV #0012 sono protagonisti i Giovani Imprenditori

Il giugno DOF, vedrà – oltre alle attività abituali in tema di formazione e consulenza – due novità importanti che riguardano le attività del collettivo DMAV e The Village: due appuntamenti che segnano, rispettivamente, il completamento di una prima fase di un percorso e l’inizio di una grande avventura nel mondo dell’innovazione sociale.
Cominciamo col raccontarvi del primo. Si tratta della presentazione, venerdì 22 in anteprima nazionale a Udine, della creazione più recente di DMAV – Dalla maschera al volto: On white industrialists you can splash love (dmav #0012).
Nella splendida cornice dell’ex chiesa di San Francesco a Udine, sarà possibile interagire con il progetto, che ha preso forma all’interno del percorso di sviluppo imprenditoriale progettato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Udine ed è nato dal contatto tra Enrico Accettola, presidente del gruppo, e il collettivo artistico DMAV, rappresentato per l’occasione da Alessandro Rinaldi e Nicola Artico.

Il collettivo ha ritenuto che la location di Udine fosse la più giusta per la natura del progetto, che lì è stato pensato e fatto crescere, ma anche per lo spirito con cui il gruppo costruisce il proprio rapporto con le comunità al cui interno opera. Su questa scelta e sul senso del progetto, ho fatto un paio di domande ad Alessandro Rinaldi, fondatore del collettivo:

Siamo quasi arrivati alla prima “uscita pubblica” di un’altra opera DMAV. Perché avete scelto proprio Udine? E dopo, cosa succede?

Alessandro: “Quando ci siamo trovati a scegliere da dove far partire il viaggio dello #0012, abbiamo trovato naturale pensare a Udine. Avere la possibilità di allestire l’opera in un luogo così suggestivo e carico di storia e cultura è per noi il modo migliore per far emergere il senso dell’esperienza di questo progetto, che come tutti i nostri nasce dal contatto diretto con il contesto di riferimento e con la comunità sociale di appartenenza. A partire da questo primo momento di esposizione, vorremmo portare l’opera in altre città per stimolare ulteriormente l’idea di contaminazione tra mondi culturali spesso distanti e per far entrare sempre di più il linguaggio artistico nella vita quotidiana di persone e gruppi, in piena sintonia con gli orientamenti della social art a cui principalmente ci ispiriamo. Ci tengo però a ricordare che l’installazione verrà sviluppata ogni volta seguendo logiche site specific all’interno di grandi spazi espositivi, dando così la possibilità all’osservatore di interagire – anche fisicamente – con l’opera in mostra. Questo per noi è essenziale.”

Ogni creazione DMAV nasce in modo diverso. Com’è andata nel caso della #0012?

Alessandro: “Gli artisti DMAV hanno coinvolto il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Udine in profondità attraverso un percorso di esplorazione delle proprie risorse fisiche, mentali, emozionali, fino ad arrivare alla totale fusione dei corpi nella grande tela che ha avvolto simbolicamente il gruppo al termine del percorso. L’idea era quella di lavorare sulla messa in discussione della persona e del ruolo imprenditoriale, sulla visione della responsabilità all’interno della comunità sociale e sulla consapevolezza di essere parte di un insieme. Ciò cui siamo approdati è stata una totale immersione nello spazio della tela, grembo profondo che avvolge i corpi. Grazie a un utilizzo particolare del colore è stato possibile fondere l’elemento umano nello spazio, fino a farlo diventare materia organica fondamentale e pulsante. Per questo, ci piace parlare di human canvas. L’esperienza è stata molto forte e credo che anche chi la vedrà esposta riceverà questa intensità”.

Percorso di formazione, residenziale, intervento artistico: cosa si vedrà a Udine?

Alessandro: “L’opera presentata a Udine è un’installazione di grandi dimensioni che comprende la grande tela (mother/forgive), alcune immagini fotografiche, i video e le tute originali utilizzate (inside/was a man) durante la prima performance. Per me è importante ricordare che inauguriamo venerdì 22, ma che l’installazione sarà visitabile per tutta la giornata di sabato 23. Durante la seconda giornata, il collettivo DMAV (io stesso, Giovanni, Nicola e gli altri membri che non hanno preso parte alla genesi di quest’opera specifica, ma che ci supportano con la loro presenza) sarà presente e disponibile ad attivare momenti di scambio e di sperimentazione con tutte le persone che ci vorranno raggiungere. Vi aspettiamo!”

Info

Dove: Ex chiesa di San Francesco a Udine (Largo Ospedale Vecchio)
Quando: Venerdì 22 giugno, ore 19.00 (inaugurazione), sabato 23 giugno, dalle ore 10.00 alle ore 21.30.
InfoINFO@DALLAMASCHERAALVOLTO.IT
Ingresso libero.

I contenuti di questo post sono rilasciati con licenza Creative Commons 3.0 (CC BY-NC-SA 3.0).

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