Al via SIBEC, la prima scuola nazionale sui beni comuni. E ci siamo anche noi!
Parte in questi giorni un progetto molto importante. Si tratta di SIBEC, la prima scuola nazionale per la formazione alla gestione condivisa dei beni comuni, a cui siamo fieri di dare il nostro contributo!
Cosa sono i beni comuni?
In questa fase storica, segnata dalla crisi economica e sociale e da una diminuzione delle risorse pubbliche, sempre più sono le aree, gli spazi pubblici e gli edifici in stato di abbandono o sottoutilizzo. Perché le attività economiche che ospitavano hanno cessato di esistere o perché il cuore pulsante di una comunità batte altrove sul territorio. I motivi sono diversi, quel che è certo è che ormai questi beni sono tantissimi e rappresentano un’occasione sprecata. Uno spazio da riqualificare è spesso un costo per tutti, che genera situazioni di degrado sociale.
Quando la comunità locale si assume la responsabilità del loro recupero e poi della loro gestione, questi beni diventano “beni comuni”, di cui tutta la comunità può tornare a godere. Attorno alla riqualificazione, ruotano infatti diversi temi centrali per lo sviluppo delle comunità: nuove modalità di produzione e aggregazione, nuovi modi di vivere e lavorare. Questo processo non si può fermare al recupero, ma ha bisogno di trovare una sua sostenibilità nel tempo. Rapperesenta quindi anche una sfida che richiede tante competenze diverse, a cavallo fra pubblico e privato: visione di sviluppo a lungo termine di una comunità, capacità di progettazione, gestione e facilitazione dei processi, dimestichezza con le opportunità di finanziamento sono solo alcune di queste.
Ecco perché il progetto di una scuola dedicata alla formazione di queste competenze e che nasce dalla collaborazione tra soggetti diversi come Euricse – European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises, Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà e l’Università degli Studi di Trento è oggi così importante e urgente. I destinatari a cui si rivolge sono variegati: professionisti, imprenditori (for profit e nonprofit), appartenenti ad associazioni e organizzazioni del Terzo Settore, amministratori locali (sia eletti sia funzionari). Il principio che sta alla base di questa scelta è la valorizzazione del ruolo attivo dei partecipanti e dello scambio fra provenienze diverse, nella convinzione che le soluzioni innovative emergano dal confronto delle esperienze.
Il corso base
Prima tappa di questo percorso formativo è un “corso base” itinerante che sta partendo in questi giorni a Milano. Il corso è articolato in quattro moduli che si svolgeranno in altrettante città italiane, per consentire ai partecipanti di entrare a diretto contatto con una varietà di contesti ed esperienze la cui esplorazione diverrà parte integrante del percorso formativo. All’interno di questa prima tranche formativa, noi di Dof, assieme agli storici amici della Cooperativa Itaca, siamo stati invitati a utilizzare The Village per facilitare lo sviluppo delle competenze sociali fra i partecipanti.
Rigenerazione e arte sociale
Cosa significa rigenerare un bene comune? Per noi, significa ridargli una funzione sociale, ma anche renderlo in grado di parlare la lingua della comunità in cui è inserito, esprimendone bisogni, potenzialità e sogni. Si tratta di un processo di facilitazione che contiene una grande potenzialità per i modelli di social art. Ecco perché, il collettivo artistico DMAV sabato 5 marzo aprirà la mattinata di lavoro con la performance di social art Echoes. Rimanete in ascolto, vi racconteremo l’esperienza quanto prima! 🙂