“Brescia concilia”: intervenire sul welfare creando alleanze territoriali

Un’alleanza di conciliazione sul territorio che fa incontrare pubblico e privato coinvolgendo realtà importanti e che punta a esplorare tutte le problematiche legate allo smart working e al welfare, partendo dai bisogni dei cittadini e delle cittadine: così Brescia risponde alle nuove sfide di un mondo del lavoro e di una società in rapida trasformazione. Dof è orgogliosa di accompagnare il viaggio del progetto “Brescia concilia 2020-2023” con la sua esperienza e i suoi strumenti di facilitazione.


In questo 2020 sconvolto non solo dall’emergenza sanitaria, ma anche nelle modalità di lavoro e gestione famigliare, in cui il lavoro è stato più smart di nome che di fatto e che impone a noi tutti di ragionare sui modelli di comunità locale e di organizzazioni che vogliamo per il nostro futuro, per migliorare la qualità della vita delle persone occorre esercitare un allargamento dello sguardo e ragionare in una logica sistemica e di rete.

Come si legge nel Piano territoriale di conciliazione 2020-2023 dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Brescia, “Siamo immersi in una riprogettazione sociale che apre anche a nuove opportunità. Saremo obbligati a nuovi modi di lavorare ed erogare servizi, a inedite forme di collaborazione e ascolto civico, alla digitalizzazione dei processi e alla condivisione delle informazioni.”

L’interesse a promuovere una “cultura della conciliazione” in modo capillare, omogeneo e inclusivo è entrato ormai da tempo sul territorio bresciano, dove il percorso di strutturazione di una “rete per la conciliazione” nasce già nel 2011. Varie e numerose le iniziative realizzate negli anni, volte a consolidare la rete, aggregare imprese, sensibilizzare le realtà del territorio intorno alle problematiche della conciliazione vita-lavoro. L’avvio di progettualità locali e un modello di governance articolato in Reti e Alleanze ha dato solidità alle esperienze sul territorio e favorito il consolidarsi di quelle competenze grazie alle quali si è arrivati alla stesura di un progetto di ampio respiro qual è il Piano Territoriale di indirizzo sulla Conciliazione 2020-2023.

L‘Alleanza Locale di Conciliazione di Brescia è una delle tre Alleanze Locali di Conciliazione, una partnership territoriale fra pubblico e privato con capofila il Comune di Brescia, che si estende oltre i confini cittadini e comprende gli Ambiti socio sanitari n. 1 Brescia, n. 3 Brescia est e n. 4 Valle Trompia, coinvolgendo enti e imprese.

Grazie al finanziamento di Regione Lombardia e su stimolo dell’Agenzia di Tutela della Salute di Brescia, l’Alleanza promuove progetti pluriennali e di ampio respiro, come il progetto “Brescia concilia 2020-2023”, che si inserisce in questo scenario con uno sguardo allo stesso tempo verticale e trasversale, forte del fatto che riunisce in un unico tavolo di progettazione il Comune di Brescia, gli Ambiti, altri enti pubblici, il settore privato profit e il settore privato no profit. Partito a giugno di quest’anno con l’obiettivo di concludersi nel 2023, è un progetto innovativo e ambizioso, come dev’esserlo un’iniziativa che vuole incidere davvero – migliorandola – sulla vita delle persone.

“Brescia concilia 2020-2023” si propone di:

> Rafforzare la partnership, per creare una rete solida sul territorio e mettere a frutto la ricchezza di prospettive di soggetti che operano in ambiti molto diversi
> Consolidare le competenze dei referenti per la conciliazione degli enti aderenti all’Alleanza in aree tematiche centrali: smart working, welfare aziendale e benessere di lavoratrici e lavoratori
> Sperimentare modelli e strumenti per la co-progettazione in team delle attività di progetto
> Sperimentare nuovi modelli territoriali integrati di risposta ai bisogni di conciliazione degli enti aderenti e dei lavoratori

Un allargamento progressivo dell’Alleanza ad altri enti pubblici e privati del territorio potrà sicuramente dare una spinta ulteriore all’iniziativa, in termini di solidità, visione e competenze, condizioni essenziali per poter fornire al territorio ciò di cui ha bisogno, oltre che promuovere strumenti e metodologie di smart working e welfare aziendale, attraverso attività di formazione e consulenza.

La speranza è che dalla prospettiva di scambio e di condivisione che sta alla base del progetto possa nascere una capacità di comunicazione territoriale ancora più forte, sostenuta in futuro anche da canali digitali di ascolto e confronto che consentano di cogliere in modo puntuale e tempestivo i bisogni espressi dagli enti aderenti e dalla cittadinanza nel corso del processo e, sulla base di questi, adeguare i servizi esistenti o progettarne di nuovi “sfruttando” al meglio la sinergia fra i soggetti coinvolti nel progetto.

Il nostro contributo

Dentro il progetto, portiamo la nostra esperienza nella facilitazione di percorsi partecipati che mettono allo stesso tavolo soggetti diversi per natura, storia e finalità allo scopo di creare servizi in grado di rispondere ai bisogni profondi delle persone e delle organizzazioni incrociando formazione, consulenza e facilitazione.
Visto che il nucleo propulsore del progetto è una rete di soggetti che contribuiscono, ciascuno a proprio modo, alla gestione e alla crescita del territorio, è stato per noi naturale proporre l’utilizzo di The Village, il nostro strumento che aiuta proprio i gruppi a ragionare in una logica di comunità. Dalla comunità all’alleanza il passo è davvero breve, per cui The Village è diventato immediatamente lo strumento principale di lettura e analisi delle dinamiche all’interno del tavolo, ma anche di supervisione e monitoraggio dell’intero processo. Fondamentale, in questa chiave, diventa la formazione sui processi di facilitazione, che ci ha consentito di dar vita a quello che chiamiamo “Navigation Team”, una vera e propria cabina di regia in cui tutti i soggetti coinvolti nel progetto condividono buone pratiche legate a conciliazione, welfare, modelli di smart working e progettano assieme i passi futuri.

Il lavoro è appena iniziato, ma l’entusiasmo, la partecipazione e la competenza che abbiamo trovato nelle persone coinvolte ci fa ben sperare nella qualità dei risultati. Da parte nostra, faremo del nostro meglio.

Vuoi capire se anche nel tuo ente pubblico si potrebbe fare un percorso simile? Scrivici a direzione@dofconsulting.it, così ne parliamo 😊

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